Lettori fissi

mercoledì 30 gennaio 2019

RECENSIONE "IL DOPPIO SVANTAGGIO" di Maria Concetta Civello






TITOLO: Il doppio svantaggio
AUTORE: Maria Concetta Civello
CASA EDITRICE: Il Foglio
COLLANA: I saggi
PREZZO: €12,00



Ciao a tutti😘
Dopo una lunga pausa, rieccomi qui con Il doppio svantaggio. Si tratta di un libro di Maria Concetta Civello, un saggio dalle tematiche importanti e profonde.
Questa lettura mi ha permesso di riflettere e sono sicura che anche a voi succederà lo stesso, è proprio per questo che ho deciso di parlarvene. 




RECENSIONE

“Il doppio svantaggio – la sfida dell’accoglienza e dell’esclusività” è un saggio di Maria Concetta Civello, nata a Rosolini e laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione, la quale si sofferma sulle difficoltà e i bisogni con cui si trovano a scontrarsi gli immigrati, partendo dalla delicatissima esperienza personale che l’ha spinta alla realizzazione di questo libro.


“Avevo circa 38 anni, lavoravo presso l’U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico) dell’A.S.L. di Rosolini, tra le tante cose mi occupavo anche della compilazione delle tessere sanitarie per gli extracomunitari […] Una mattina si presentarono in ufficio due donne e un bambino di circa due anni. Mi spiegarono che le avevano mandate all’U.R.P. a chiedere informazioni ma soprattutto a cercare di capire cosa significa la diagnosi rilasciata da un medico, diagnosi relativa ad alcuni disturbi nella deambulazione che presentava il bambino. Presi quel foglio, lo lessi, gelai: “Distrofia Muscolare, tipo Duchenne”. Avevo le lacrime agli occhi.”.

L’emergenza immigrazione ci mette davanti il problema dell’inclusione e della ricerca di una sistemazione lavorativa, ma si tende a non considerare che una delle problematiche maggiori, in alcuni casi, è quello della disabilità che si unisce alla povertà e allo sradicamento. La pedagogia interculturale, di cui ci parla l’autrice, cerca di fornire più risposte possibili a chi ogni giorno si trova a contatto con delle culture diverse operando al fine di promuovere l’inclusività. Un immigrato diversamente abile potrebbe decidere di lasciare il proprio paese sia per trovare lavoro sia per curarsi. Ma se la sola esperienza della migrazione viene già considerata un ostacolo da superare, diventando causa di emarginazione, quanto può diventare dura e invivibile la vita di un uomo che oltre a essere un immigrato è anche disabile?

Maria Concetta Civello, con il suo saggio, vuole mandare un messaggio ben preciso: rispettare l’altro e metterlo nelle condizioni di poter condure una vita dignitosa e rispettabile, che egli sia un immigrato, un disabile o entrambe le cose, non arricchisce solo chi giunge nel nostro paese, ma contribuisce in maniera sostanziale ad accrescere  la nostra cultura e la società intera che, in caso contrario, rischierebbe di andare incontro alla regressione e all’ascesa della chiusura delle nostre menti. 


Vi ringrazio per aver letto questo post e vi aspetto per parlarvi del prossimo libro!😘📚


CONSIGLIATO!


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