Lettori fissi

mercoledì 30 gennaio 2019

RECENSIONE "IL DOPPIO SVANTAGGIO" di Maria Concetta Civello






TITOLO: Il doppio svantaggio
AUTORE: Maria Concetta Civello
CASA EDITRICE: Il Foglio
COLLANA: I saggi
PREZZO: €12,00



Ciao a tutti😘
Dopo una lunga pausa, rieccomi qui con Il doppio svantaggio. Si tratta di un libro di Maria Concetta Civello, un saggio dalle tematiche importanti e profonde.
Questa lettura mi ha permesso di riflettere e sono sicura che anche a voi succederà lo stesso, è proprio per questo che ho deciso di parlarvene. 




RECENSIONE

“Il doppio svantaggio – la sfida dell’accoglienza e dell’esclusività” è un saggio di Maria Concetta Civello, nata a Rosolini e laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione, la quale si sofferma sulle difficoltà e i bisogni con cui si trovano a scontrarsi gli immigrati, partendo dalla delicatissima esperienza personale che l’ha spinta alla realizzazione di questo libro.


“Avevo circa 38 anni, lavoravo presso l’U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico) dell’A.S.L. di Rosolini, tra le tante cose mi occupavo anche della compilazione delle tessere sanitarie per gli extracomunitari […] Una mattina si presentarono in ufficio due donne e un bambino di circa due anni. Mi spiegarono che le avevano mandate all’U.R.P. a chiedere informazioni ma soprattutto a cercare di capire cosa significa la diagnosi rilasciata da un medico, diagnosi relativa ad alcuni disturbi nella deambulazione che presentava il bambino. Presi quel foglio, lo lessi, gelai: “Distrofia Muscolare, tipo Duchenne”. Avevo le lacrime agli occhi.”.

L’emergenza immigrazione ci mette davanti il problema dell’inclusione e della ricerca di una sistemazione lavorativa, ma si tende a non considerare che una delle problematiche maggiori, in alcuni casi, è quello della disabilità che si unisce alla povertà e allo sradicamento. La pedagogia interculturale, di cui ci parla l’autrice, cerca di fornire più risposte possibili a chi ogni giorno si trova a contatto con delle culture diverse operando al fine di promuovere l’inclusività. Un immigrato diversamente abile potrebbe decidere di lasciare il proprio paese sia per trovare lavoro sia per curarsi. Ma se la sola esperienza della migrazione viene già considerata un ostacolo da superare, diventando causa di emarginazione, quanto può diventare dura e invivibile la vita di un uomo che oltre a essere un immigrato è anche disabile?

Maria Concetta Civello, con il suo saggio, vuole mandare un messaggio ben preciso: rispettare l’altro e metterlo nelle condizioni di poter condure una vita dignitosa e rispettabile, che egli sia un immigrato, un disabile o entrambe le cose, non arricchisce solo chi giunge nel nostro paese, ma contribuisce in maniera sostanziale ad accrescere  la nostra cultura e la società intera che, in caso contrario, rischierebbe di andare incontro alla regressione e all’ascesa della chiusura delle nostre menti. 


Vi ringrazio per aver letto questo post e vi aspetto per parlarvi del prossimo libro!😘📚


CONSIGLIATO!


sabato 29 settembre 2018

Segnalazione del libro "DENTRO LA PAUSA DI UNA MUSICA JAZZ"


TITOLO: DENTRO LA PAUSA DI UNA MUSICA JAZZ
AUTRICE: ANNALISA FRONTALINI
FOTOGRAFIE DI: PAOLO SORIANI
EDITORE: DI FELICE EDIZIONI
PREZZO: €12,00
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2017



Buongiorno lettori 📚😘,
volevo segnalarvi un libro che ho scoperto qualche mese fa. È una raccolta di poesie molto profonde e interessanti che hanno come tema l'amore in ogni sua forma e sotto ogni punto di vista. Potrebbe essere la giusta occasione per imbattervi in delle poesie che potrebbero toccare le vostre corde e farvi avvicinare a questo genere così particolare ed elegante. Si tratta di "Dentro la pausa di una musica jazz" di Annalisa Frontalini, un libro reso ancora più bello dalle fotografie di Paolo Soriani. 
Vi lascio sotto la trama e qualche notizia sull'autrice e il fotografo che ha collaborato alla realizzazione di questa opera.



TRAMA
L'amore appare subito totale, l'amato è amato in ogni sua parte, anche nelle sue parti oscure, anche nel suo dolore («m'innamoro del tuo dolore/ perché il mio l'ho perso»). È commistione totale, liquefazione e mescolamento («mi guardi e divento liquida/ il mio cuore diventa liquido»). Per quanto nero ci potrà essere nell'amato, l'amore, come un detersivo magico, onnipotente, farà tutto bianco («la luce candida ti travolgerà/ e più forte sarà di ogni nero»). Prefazione di Claudio Damiani. 


ANNALISA FRONTALINI
Annalisa Frontalini, da sempre appassionata e amante di ogni forma d'arte, è organizzatrice di eventi culturali di vario genere, presidente dell'associazione culturale "Rinascenza" di San Benedetto del Tronto e direttore artistico della rassegna letteraria e musicale "In art", caratterizzata da incontri che sono frutto dell'unione di diversi generi artistici. Dirige la collana "Note di Rinascenza" per la Di Felice Edizioni, casa editrice aperta a vari generi letterari (poesia, narrativa, saggistica) che si rivolgere a scrittori autorevoli, ma anche emergenti, selezionando con cura opere di alta qualità.



PAOLO SORIANI
Paolo Soriani dopo essersi laureato in Storia dell’Arte Moderna a Roma ha collaborato con varie case editrici italiane per le quali ha  realizzato foto di architettura per cataloghi e pubblicazioni. E’ stato docente di Fotografia presso l’Istituto Europeo di Design dal 2010 al 2013. Attualmente insegna Fotografia presso la John Cabot University e presso l’Accademia di Belle Arti di Viterbo. Fotografo di musica da oltre 25 anni, ha lavorato tra gli altri con Stefano Bollani, Ralph Towner, Oregon, Paolo Fresu, Enrico Rava, Jan Garbarek, Doctor 3, Enrico Pieranunzi, Area. 



BUONA LETTURA❤📚📖


venerdì 24 agosto 2018

RECENSIONE del libro NELLO SCIAME di Byung-Chul Han


TITOLO: NELLO SCIAME
(visioni del digitale)
AUTORE: BYUNG-CHUL HAN
CASA EDITRICE: NOTTETEMPO
PREZZO: € 12,00

Ciao a tutti lettori 😘
è ormai da qualche mese che non sono attiva sul blog, ma finalmente è arrivato il momento di tornare. Ho deciso di parlarvi di un libro diverso, sia nel genere che nei contenuti, da quelli di cui vi ho parlato in passato, proprio per questo mi farebbe particolarmente piacere sapere cosa ne pensate.
Ci sono parecchie recensioni, articoli e segnalazioni in programma per le prossime settimane, spero vi piaceranno!😎



RECENSIONE
Byung-Chul Han, nato a Seul, è considerato uno dei più interessanti filosofi contemporanei. Oltre a essere docente di Filosofia e Studi Culturali alla Universität der Künste di Berlino, è autore di saggi sulla globalizzazione e l’ipercultura. Tra questi, “Nello sciame”, pubblicato dalla casa editrice Nottetempo il 23 aprile 2015 e giunto alla settima ristampa, si conferma essere uno delle sue opere più apprezzate e attuali. Lo scopo di Byung-Chul Han è principalmente quello di mostrarci il forte conflitto presente tra la realtà e il mondo digitale servendosi delle sue conoscenze in merito e delle teorie di importanti esperti come McLuhan, Barthes, Heidegger, Kafka e molti altri.
Negli ultimi decenni interlocutori illusori, sempre visualizzabili attraverso uno schermo, si sono sostituiti alla comunicazione in presenza. Questo ha favorito una visione del futuro e una capacità di analisi degli individui totalmente diversa rispetto al passato. La trasparenza e i dispositivi digitali hanno cambiato gli uomini e il loro modo di pensare. Di fatto, l’autore, ci dimostra come ogni soggetto possa essere considerato una piccolissima parte di uno sciame digitale, fatto di individui isolati e anonimi che, come gli insetti, si muovono in maniera imprevedibile e disordinata e che ha ormai preso il posto degli uomini capaci di muoversi e relazionarsi all’interno di entità più grandi e condivise.
Han cerca di capire cosa succede all’interno della nostra società quando rinuncia al racconto di sé stessa per contare i “mi piace”. Inoltre, il filosofo cerca di trovare la separazione tra il privato e il pubblico in cui il privato è pressoché inesistente, sostenendo che oggigiorno la nostra intimità viene aggredita e violata facendoci perdere irrimediabilmente la nostra privacy. Oltre alla personalità degli individui, alla privacy e alla comunicazione interpersonale, l’attuale società digitale ha violato anche i pilastri portanti dell’informazione che, nonostante sia diventata più reperibile e accessibile e a tutti, risulta sempre più spesso inaffidabile e, solo parzialmente o totalmente, manipolata.
La quantità di amici virtuali, per molti, è diventata notevolmente più importante della quantità di relazioni che si riesce a costruire e mantenere della vita reale. Questo ha dato luogo a una società che sfrutta una barriera (lo schermo) per mascherare aspetti della realtà che vissuti in presenza non potrebbero essere camuffati o modificati a piacimento. Questo tipo di processo, ha portato a un rapido sviluppo di cyberbullismo, pedopornografia, stalking, shit storm e molto altro ancora, fenomeni che, in altre epoche, erano totalmente inesistenti. 


Vi ringrazio per aver letto questo post e vi aspetto per parlarvi del prossimo libro!😍📚😘


VOTO: 7
CONSIGLIATO!!!


martedì 29 maggio 2018

RECENSIONE "La metà che manca" di Graham Jackson


TITOLO: LA META' CHE MANCA
AUTORE: GRAHAM JACKSON
CASA EDITRICE: LETTERE ANIMATE
NUMERO PAGINE: 299
PREZZO: €13,00
GENERE: THRILLER

Buongiorno lettori,
è da molto tempo che voglio parlarvi di questo romanzo, ma gli impegni, come sempre, mi hanno costretta ad arrivare in ritardo.
Si tratta di un bellissimo libro, "La metà che manca" edito da LettereAnimate, che ho avuto il piacere di presentare qualche settimana fa al Salone Internazionale del libro di Torino e che è riuscito a stupirmi già dalle prime pagine. Ah dimenticavo, nessun autore straniero figo e straricco. Sono due le autrici che si nascondono dietro quel nome, Elena e Barbara. Non saranno straricche, ma sono fighe entrambe!



TRAMA
La metà che manca inizia quando ancora non c'è niente a mancare e non ci sono frammenti da rimettere insieme. Il 23 ottobre del 1993 Zoe e Dominic Marshall sono ancora convinti che i casi che risolvono sul campo li immunizzino dal diventare dei bersagli. Ma che succede quando, improvvisamente, si viene travolti dal peggiore degli incubi? Ciò che si annida dentro un crimine innesca un processo che trasforma normalità in mostruosità, mostruosità in normalità. Si può evitare il caos? Si può evitare di annegare nel senso di colpa, cedendo alla disperazione o, peggio, alla follia?



RECENSIONE

Debole e terribilmente fragile tra le mura domestiche, tanto quanto forte e decisa nel suo lavoro, Zoe, è la protagonista femminile. A tratti vittima della vita, a tratti carnefice di se stessa, è il personaggio perfetto per questa storia.
Poi c'è Dominic Marshall. Con lui è andata così: l'ho amato, poi l'ho odiato e infine ho finito per amarlo molto più di quanto lo avessi amato all'inizio. Incidenti di percorso a parte, è l'uomo che ogni donna vorrebbe al proprio fianco.
Infine c'è Anna, la loro bambina, o meglio, doveva esserci Anna. Se non fosse stato che…


"«Era un agente di polizia. Ha detto che Zoe e Dominic Marshall gli avevano chiesto di venire a prendere la bambina perché avevano avuto problemi su un caso»
scandisce ora, come se semplicemente lui fosse lento a capire l'evidenza.
«Anna?! ANNA!»
Ancora in piedi alla base delle scale, lui non sente la pioggia, non percepisce i clacson, non avverte il caos della metropoli. Da qualsiasi lato guardi, intorno a sé, non c'è traccia di nessun impermeabile giallo, solo ombrelli aperti che colorano il marciapiede. E' tardi." 


Una figlia rapita e uccisa. Saranno capaci di sopravvivere a questo? E' vero che l'amore supera ogni cosa?
Le autrici durante la mia intervista al Salone del libro hanno dichiarato: «E' un dolore che per fortuna non conosciamo direttamente, ma che ha colpito delle persone a noi vicine. Volevamo parlare di qualcosa da cui non puoi sfuggire neanche volendolo con tutto te stesso, qualcosa che sei costretto ad affrontare e che può stravolgerti la vita in mille modi.» 


"E allora ho capito che se dovesse succedere che il tempo farà scendere un velo sui nostri ricordi, io darò il tuo nome a tutte le cose belle che vedrò.
Sarai la risata più dolce che si alzerà tra la folla. I tuoi occhi avranno il colore più intenso tra quelli su cui i miei si poseranno negli anni a venire. Dominic fissa tutti i presenti, in silenzio…"


Drammatico, giallo, rosa, thriller, è proprio a questo punto che tutti i generi si intrecciano creando un mix perfetto che vi terrà inchiodati alla storia. 
E' il 23 ottobre del 1993 quando la storia inizia. Quel giorno non mancava nessuna metà, era tutto verosimilmente completo e perfetto, ma l'1 luglio del 1996, giorno in cui si svolge l'ultima scena del romanzo, cosa succederà? Quante cose saranno cambiate? E soprattutto, quali?
Elena "Graham" e Barbara "Jackson", vi regaleranno un thriller delicato, dettato da una squadra di agenti che si troverà davanti casi irrisolti ed enigmi, in cui l'unica certezza che hanno è che il tempo non va sprecato! Una scrittura al presente, semplice e lineare, dettagli curati, colpi di scena e indagini realistiche e per niente banali rendono questo romanzo degno di essere letto. Un po' nero, un po' rosa, un po' romantico, un po' sconvolgente è il romanzo perfetto sia per chi ama il genere, sia per chi non lo preferisce, ma vorrebbe avvicinarsi a piccole dosi.
Che voi siate degli inguaribili romantici o degli amanti del mistero, LEGGETELO! Non rimarrete delusi!  


Ringrazio le autrici Elena "Graham" e Barbara "Jackson" per la loro gentilezza, la disponibilità e le risate fatte insieme!
Un ultimo grazie, e non per importanza, va alla CE LettereAnimate per la professionalità e per avermi permesso di presentare un loro romanzo nella più grande manifestazione letteraria d'Italia.


VOTO: 7
CONSIGLIATO!!!  





venerdì 18 maggio 2018

LO SGUARDO #2 Il mito della caverna




Buongiorno lettori,📚
torna la rubrica LO SGUARDO dove, oltre che di un libro, vi parlo anche di una rivista. Si tratta di un grande progetto figlio della voglia di promuovere la cultura, il confronto delle opinioni e lo scambio delle idee.
Per chi non lo conoscesse ancora, "Lo Sguardo" è una rivista mensile diretta dal giornalista Salvatore Vaccarella ed edita, per la prima volta a dicembre 2017, dall'associazione "I Superabili" di Giuseppe Cataudella. Ho il grande piacere di collaborare con loro e scrivere per questo editoriale, parlando ogni mese di un libro diverso. 

Sotto trovate i titoli, i nomi di tutta la grande squadra dei collaboratori, il mio articolo e il link diretto per potersi abbonare alla rivista. Il costo dell'abbonamento annuale è di soli € 6,00 (€0,50 per numero).
Spero vi farà piacere essere dei nostri!


  • Lettera al Direttore (Pippo Caruso)
  • Lacrime di sale (Sebina Inturri)
  • Parole etiche del terzo millennio. Sorellanza (Nunzia Spugnetti)
  • Compro, dunque esisto (Vincenzo Filetti)
  • La casa di Toti. Primo albergo etico in Sicilia. (Sarah Donzuso)
  • Nasce a Siracusa l'Associazione Archimedes (Salvatore Pizzo)
  • Una società aperta senza accoglienza? (Giovanni Vaccarella)
  • Fahrenheit 451 (Lorenzo Pizzo)
  • Anche ad Avola l'Ambulatorio Comunale di Prevenzione Oncologica LILT (Gaetano Mauceri)
  • Legge "Dopo di noi" (Simona Caldararo)
  • CCR la band che voleva fermare la pioggia e la guerra (Claudio Santoro)
  • Dentro l'opera d'arte (Giovanni Rizza)
  • Ricetta del mese (Giuseppe Caroprese)
  • Intervista ad Alberto Andolina (Giuseppe Cataudella)

    Correttore di bozze (Novella Scandurra) 


                  IL MITO DELLA CAVERNA
                  "Il mito della caverna" è un racconto tratto da “La Repubblica", testo del grande filosofo Platone. “La Repubblica” è un opera divisa in dieci libri che tratta discipline come l'ontologia (studio dell’essere in quanto tale), la gnoseologia (studio della conoscenza), la filosofia politica, il collettivismo, il sessismo, l'economia, l'etica medica e l'etica in generale. Il mito della caverna, raccontato all'inizio del libro settimo dell’opera sopracitata, è così celebre e significativo che potrebbe essere definito un libro a sè. Per questo nel 2012, l’editore Alboversorio, decise di pubblicare un piccolo libro di poco più di sessanta pagine, riportante l’illustre racconto in greco con la rispettiva traduzione in lingua italiana. Esso, rappresenta il pensiero di Platone e narra di una caverna sotterranea in cui, degli schiavi, incatenati in modo tale da poter guardare solo davanti a sé, riescono a vedere, grazie a un fuoco, soltanto le ombre di qualunque persona o oggetto, ma non la realtà esistente. Se solo uno di loro potesse liberarsi dalle catene ed esplorasse la realtà che risiede al di fuori, dopo un primo periodo in cui, accecato dalla luce, non distinguerà bene ciò che lo circonda, si ritroverà ad ammirare la bellezza delle cose reali, appurando che, fino a quel momento, era stato costretto a vivere in un luogo fatto esclusivamente di illusioni. Successivamente, è ovvio che lo schiavo vorrebbe rimanere in quel mondo di superiore bellezza, ma se per rendere partecipi i suoi compagni, scendesse nella caverna, i suoi occhi sarebbero offuscati dall’oscurità non riuscendo più a vedere le ombre. I suoi compagni lo respingerebbero, lo aggredirebbero, potrebbero anche ucciderlo, per la sola colpa di volerli portare alla “luce”.
                  La caverna rappresenta il mondo in cui viviamo, dove noi uomini siamo degli schiavi capaci di vedere soltanto il falso, le immagini superficiali delle cose, rimanendo incollati al mondo del “non essere”, a causa dell’ignoranza che ci impedisce di muoverci come delle vere e proprie catene. Soltanto grazie alla conoscenza l’uomo potrà essere libero e conoscere la realtà che lo circonda senza alcun filtro. La sfida più grande per l’uomo, a questo punto, sarà tornare nella caverna e raccontare quanta bellezza, chiarezza e libertà può dare la conoscenza, ma sarà scambiato per un pazzo dalla moltitudine e verrà cacciato o addirittura ucciso proprio come successe al grande maestro Socrate. Nessuno, finché rimane inchiodato nella caverna dell’ignoranza, può capire realmente quanto tutto ciò che si vede sia falso e surreale. Che un giorno il mondo, grazie anche all’insegnamento di uomini di smisurata cultura come Platone, possa essere governato, non da gente che vede solo le “ombre” dell’ignoranza, bensì dalla chiarezza e dall’infinita meraviglia della conoscenza.

                  Il link diretto per potersi abbonare ⬇️⬇️⬇️


                  venerdì 4 maggio 2018

                  31° SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO

                  CI SIAMO QUASI #SALTO18 




                  Buongiorno lettori,

                  manca meno di una settimana ed è arrivato il momento di fornirvi maggiori informazioni, i prezzi e il programma della 31° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Un evento al quale, se siete in zona o se vi è possibile spostarvi, non potete assolutamente mancare!!!





                  DA GIOVEDI' 10 A LUNEDI' 14 MAGGIO 2018  si terrà il 31° SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO presso Lingotto Fiere - Via Nizza 280.

                  Si tratta della più importante manifestazione italiana nel campo dell'editoria che viene ospitata dalla città di Torino una volta all'anno, nel mese di maggio.
                  Il Salone è un progetto della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura che, con il Protocollo d’Intesa siglato il 14 dicembre 2017, ha affidato l’organizzazione e realizzazione della 31° edizione alla Fondazione Circolo dei lettori e alla Fondazione per la Cultura Torino.

                  Il tema molto discusso dello scorso anno è stato "Oltre il confine", che quest'anno verrà sostituito con "UN GIORNO, TUTTO QUESTO..."
                  "Un giorno, tutto questo... che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo... sarà bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo... sarà in pericolo... o sarà perduto. Un giorno, tutto questo... sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un giorno, tutto questo... sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. Un giorno, tutto questo... sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter vivere."

                  L'evento ospiterà molti tra i maggiori esponenti della letteratura, dell'arte e del cinema a livello mondiale. Michelangelo Pistoletto, Alessandro D’Avenia, cinque finalisti del Premio Strega Europeo di quest’anno (Fernando Aramburu, Olivier Guez, Lisa McInerney, Auður Ava Ólafsdóttir e Lize Spit), Roberto Saviano, Niccolò Ammaniti. Alicia Giménez Bartlett,  Dacia Maraini, Marco Santagata, Giancarlo De Cataldo, Fabio Genovesi e Maurizio De Giovanni, che leggeranno dei brani tratti dai loro libri preferiti; Paolo Giordano e Manuel Agnelli, che parleranno del nuovo romanzo di Giordano Divorare il cielo; e Dori Ghezzi, che con Francesca Serafini, parlerà del libro Lui, io, noi, su Fabrizio De André.

                  Il Salone Internazionale del Libro di Torino sarà aperto ogni giorno dalle ore 10:00 alle 20:00. Dopo le 20:00 il salone diventa SALONE OFF con incontri, concerti ed eventi in tutta la città.

                  Sono centinaia gli espositori iscritti per partecipare alla fiera torinese e oltre il 95% degli  editori presenti nella scorsa edizione hanno rinnovato la loro partecipazione all'evento. Non mancherà un ampio spazio dedicato ai fumetti e alle graphic novel con Zerocalcare, Manuele Fior e gli autori di Lucca Comics&Games. Inoltre, infopoint, distribuzione programmi, bancomat, bar, ristoranti e bookshop saranno a vostra disposizione per l'intera durata della fiera. 




                  Qualsiasi informazione possa servirvi, potrete trovarla scaricando l'App GRATUITA SalTO, disponibile per Android, iOS e Windows, all'interno della quale potrete anche acquistare i vostri biglietti online che al costo di €1 aggiuntivo per la prevendita vi permetteranno di evitare le code all'ingresso. 





                  BIGLIETTERIA:

                  INTERO                      €10

                  RIDOTTO                    €8

                  RIDOTTO BIMBI           €2,50





                  Vi lascio sotto il link dove troverete l'intero programma del 31° Salone Internazionale del Libro di Torino e del Salone OFF, insieme ad altri link che potrebbero tornarvi utili.

                  Vi invito a non mancare!!!





                  ACCREDITO BLOGGER E GIORNALISTI:


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                  martedì 17 aprile 2018

                  Intervista all'autore Enzo Orlando e il calendario delle sue prossime tappe in libreria


                  TITOLO: Il diario Lombroso e il killer dei musei
                  AUTORE: Enzo Orlando 
                  EDITO DA: Bonfirraro Editore 
                  GENERE: Giallo/Thriller 
                  PREZZO: €15,90 


                  Buongiorno lettori,
                  Oggi vorrei parlarvi del libro d'esordio di Enzo Orlando, "Il diario Lombroso e il Killer dei musei" edito da Bonfirraro Editore. Si tratta di un romanzo che ho adorato e che, insieme all'autore, ho avuto il piacere di presentare in alcune delle maggiori librerie torinesi. Si tratta di un giallo che vede protagonista il commissario Moretti, impegnato tra le vie del lungo Pò, in un'indagine ricca di colpi di scena e risvolti che lasceranno il lettore senza fiato. 
                  In vista del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si terrà dal 10 al 14 maggio 2018 presso Lingotto Fiere, è stato organizzato un nuovo tour in alcune delle librerie Mondadori delle province di Torino e Cuneo.
                  La tappa di apertura ha visto Orlando, impegnato in un firmacopie presso la libreria Mondadori di Chivasso sabato 14 aprile.

                  Seguiranno:
                  22 aprile, ore 16:30 Presentazione del romanzo presso il Mondadori Megastore di Torino (via Monte di Pietà 2). Ne parlerà con l'autore Gabriele Farina, giornalista del "Quotidiano piemontese".
                  28 aprile, ore 15:30 Firmacopie presso la libreria Mondadori di Venaria.
                  12 maggio, ore 15:00 Firmacopie presso la libreria Mondadori di Alba, in occasione della Notte bianca delle librerie.

                  Sotto trovate la trama del romanzo e l'intervista all'autore, spero di riuscire a incuriosirvi! 


                  TRAMA
                  Torino, inverno 2011. Mentre in città si festeggia il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, uno spietato killer sceglie i musei cittadini come teatro per i suoi crimini. È il commissario Moretti a dare il via alle indagini. I sospetti si indirizzano subito su alcuni gruppi di meridionalisti e neo-borbonici dell’ultima ora, scatenatisi con tutta la loro ferocia sui social contro chi, da sempre, li addita come criminali. Ben presto si comprenderà che nulla è come sembra e l’atmosfera cupa diverrà ancora più impenetrabile alla scomparsa di un diario appartenuto all’antropologo Lombroso, nel quale lo scienziato era solito narrare le sue esperienze nel campo dell’occulto. Dipanandosi fra le suggestive vie della città sabauda, come in un lungo piano-sequenza cinematografico, Il diario Lombroso e il killer dei musei è un complesso thriller dal ritmo incalzante e coinvolgente, dalle mille sfumature scientifiche e filosofiche, che lascerà il lettore disorientato, senza fiato, fino all’ultima pagina.  


                  INTERVISTA

                  1. Quando e perché hai deciso di scrivere questo romanzo?
                  1. Nell'agosto 2016 ero in vacanza con la mia famiglia. Durante una delle lunghe passeggiate in riva al mare, mio figlio, appassionato di serie televisive, mi lanciò una sfida: sarei stato capace di ideare un thriller come quelli americani, ma ambientato in Italia? Il "guanto di sfida" mi era stato lanciato e non potevo non raccoglierlo. Durante quei giorni di vacanza ho iniziato a buttare giù delle idee: la storia si doveva svolgere a Torino- città d'elezione per grandi giallisti e registi- doveva raccontare la città esoterica, ma anche qualcosa che si riferisse a fatti reali.
                  2. Da dove nasce l'idea di incentrare la tua storia sulle teorie di Cesare Lombroso?
                  2. In quel periodo un paio di amici napoletani riempivano la chat di whatsapp con teorie neoborboniche e revisioniste sul Risorgimento. Prendevano di mira con toni accesi i personaggi di Garibaldi, Cavour e Cesare Lombroso, considerato l'ispiratore di Hitler e dello sterminio degli ebrei. Ho approfondito il tema, scoprendo l'esistenza di un Comitato NO Lombroso che aveva come obiettivi la chiusura del museo omonimo e la restituzione dei crani dei delinquenti studiati dall'antropologo veronese ai loro discendenti. Decisi quindi che il mio libro doveva raccontare questo scontro ideologico fra Nord e Sud.
                  3. A cosa è legata la scelta della collocazione temporale? Perché proprio il 2011?
                  3. È ambientato nel 2011 per due motivi. L'anno precedente un gruppo di meridionalisti e di neoborbonici è partito dal sud per giungere a Torino per manifestare davanti al museo Lombroso e per chiederne la chiusura. Il secondo motivo è la ricorrenza dei 150 anni dall'Unità d'Italia. Mentre in città fiorivano le iniziative tese alla celebrazione di quella fase storica, altrove fiorivano, specie sul web, gruppi di oltranzisti che dileggiavano il Risorgimento in nome di una controstoria che svelerebbe finalmente le verità nascoste.
                  4. Il commissario Moretti, l'agente scelto Luca Brero, l'investigatrice della squadra mobile di Torino Claudia Bonivent e l'agente Simone La Guardia, sono i componenti della squadra che si occupa degli omicidi che segnano il tuo romanzo. Chi tra questi ti  somiglia di più? 
                  4. Il commissario Moretti ama la musica jazz. Claudia è appassionata di fumetti, di cinema e pratica arti marziali. Simone parla spesso in dialetto campano e trasmette una certa simpatia. Sono tutti elementi in cui mi riconosco.
                  5. Da dove nasce l'interesse nei confronti di Torino magica?

                  5.Torino è una città magica, ai vertici dei triangoli della magia bianca e della magia nera. Qui sono nate le prime associazioni di spiritismo. Neppure Lombroso rimase indenne al fascino dell'esoterimo: nella maturità si mise a studiare l'occultismo e partecipò a sedute spiritiche. A me interessava raccontare questi lati della sua personalità, sconosciuti ai più.
                  6. Leggendo il tuo romanzo, si ha la sensazione di essere immersi all'interno della città e camminare per le vie di Torino. La descrizione minuziosa e affascinante dei luoghi, è voluta e ha lo scopo di far entrare il lettore all'interno della storia a 360 gradi o  è casuale e può considerarsi una deformazione professionale?
                  6. Come architetto non posso non ammirare questa città: la sua urbanistica, la disposizione ordinata degli isolati, le sue architetture storiche. A Torino inoltre vi sono case particolari, che mi affascinano sempre, come la Casa dei Draghi e Casa La Fleur, entrambe in corso Francia. 
                  7. Quali momenti della giornata dedichi alla scrittura?

                  7. Scrivo durante le ore serali e nei weekend, insomma nei momenti di libertà, quando sono ispirato.
                  8. Ci sono in programma altre indagini per il commissario Moretti?

                  8. Il commissario Moretti è un po' sfortunato: mai una volta che gli capiti un'indagine "normale". A differenza del detective  Dylan Dog che indaga l'impossibile, Moretti si ritrova coinvolto, suo malgrado, nel paranormale. Sarà così anche nella prossima indagine.