Lettori fissi

venerdì 18 maggio 2018

LO SGUARDO #2 Il mito della caverna




Buongiorno lettori,📚
torna la rubrica LO SGUARDO dove, oltre che di un libro, vi parlo anche di una rivista. Si tratta di un grande progetto figlio della voglia di promuovere la cultura, il confronto delle opinioni e lo scambio delle idee.
Per chi non lo conoscesse ancora, "Lo Sguardo" è una rivista mensile diretta dal giornalista Salvatore Vaccarella ed edita, per la prima volta a dicembre 2017, dall'associazione "I Superabili" di Giuseppe Cataudella. Ho il grande piacere di collaborare con loro e scrivere per questo editoriale, parlando ogni mese di un libro diverso. 

Sotto trovate i titoli, i nomi di tutta la grande squadra dei collaboratori, il mio articolo e il link diretto per potersi abbonare alla rivista. Il costo dell'abbonamento annuale è di soli € 6,00 (€0,50 per numero).
Spero vi farà piacere essere dei nostri!


  • Lettera al Direttore (Pippo Caruso)
  • Lacrime di sale (Sebina Inturri)
  • Parole etiche del terzo millennio. Sorellanza (Nunzia Spugnetti)
  • Compro, dunque esisto (Vincenzo Filetti)
  • La casa di Toti. Primo albergo etico in Sicilia. (Sarah Donzuso)
  • Nasce a Siracusa l'Associazione Archimedes (Salvatore Pizzo)
  • Una società aperta senza accoglienza? (Giovanni Vaccarella)
  • Fahrenheit 451 (Lorenzo Pizzo)
  • Anche ad Avola l'Ambulatorio Comunale di Prevenzione Oncologica LILT (Gaetano Mauceri)
  • Legge "Dopo di noi" (Simona Caldararo)
  • CCR la band che voleva fermare la pioggia e la guerra (Claudio Santoro)
  • Dentro l'opera d'arte (Giovanni Rizza)
  • Ricetta del mese (Giuseppe Caroprese)
  • Intervista ad Alberto Andolina (Giuseppe Cataudella)

    Correttore di bozze (Novella Scandurra) 


                  IL MITO DELLA CAVERNA
                  "Il mito della caverna" è un racconto tratto da “La Repubblica", testo del grande filosofo Platone. “La Repubblica” è un opera divisa in dieci libri che tratta discipline come l'ontologia (studio dell’essere in quanto tale), la gnoseologia (studio della conoscenza), la filosofia politica, il collettivismo, il sessismo, l'economia, l'etica medica e l'etica in generale. Il mito della caverna, raccontato all'inizio del libro settimo dell’opera sopracitata, è così celebre e significativo che potrebbe essere definito un libro a sè. Per questo nel 2012, l’editore Alboversorio, decise di pubblicare un piccolo libro di poco più di sessanta pagine, riportante l’illustre racconto in greco con la rispettiva traduzione in lingua italiana. Esso, rappresenta il pensiero di Platone e narra di una caverna sotterranea in cui, degli schiavi, incatenati in modo tale da poter guardare solo davanti a sé, riescono a vedere, grazie a un fuoco, soltanto le ombre di qualunque persona o oggetto, ma non la realtà esistente. Se solo uno di loro potesse liberarsi dalle catene ed esplorasse la realtà che risiede al di fuori, dopo un primo periodo in cui, accecato dalla luce, non distinguerà bene ciò che lo circonda, si ritroverà ad ammirare la bellezza delle cose reali, appurando che, fino a quel momento, era stato costretto a vivere in un luogo fatto esclusivamente di illusioni. Successivamente, è ovvio che lo schiavo vorrebbe rimanere in quel mondo di superiore bellezza, ma se per rendere partecipi i suoi compagni, scendesse nella caverna, i suoi occhi sarebbero offuscati dall’oscurità non riuscendo più a vedere le ombre. I suoi compagni lo respingerebbero, lo aggredirebbero, potrebbero anche ucciderlo, per la sola colpa di volerli portare alla “luce”.
                  La caverna rappresenta il mondo in cui viviamo, dove noi uomini siamo degli schiavi capaci di vedere soltanto il falso, le immagini superficiali delle cose, rimanendo incollati al mondo del “non essere”, a causa dell’ignoranza che ci impedisce di muoverci come delle vere e proprie catene. Soltanto grazie alla conoscenza l’uomo potrà essere libero e conoscere la realtà che lo circonda senza alcun filtro. La sfida più grande per l’uomo, a questo punto, sarà tornare nella caverna e raccontare quanta bellezza, chiarezza e libertà può dare la conoscenza, ma sarà scambiato per un pazzo dalla moltitudine e verrà cacciato o addirittura ucciso proprio come successe al grande maestro Socrate. Nessuno, finché rimane inchiodato nella caverna dell’ignoranza, può capire realmente quanto tutto ciò che si vede sia falso e surreale. Che un giorno il mondo, grazie anche all’insegnamento di uomini di smisurata cultura come Platone, possa essere governato, non da gente che vede solo le “ombre” dell’ignoranza, bensì dalla chiarezza e dall’infinita meraviglia della conoscenza.

                  Il link diretto per potersi abbonare ⬇️⬇️⬇️


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