TITOLO: ADAMANTINO
AUTORE: MARCO FELICI
EDITORE: SENSOINVERSO EDIZIONI
PUBBLICATO IL: 01/07/2017
PUBBLICATO IL: 01/07/2017
Buongiorno lettori☕📚
Oggi volevo farvi conoscere una nuova lettura. Grazie alla disponibilità dell'autore Marco Felici e della libreria Belgravia (Via Vicoforte 14/D, Torino), ho cercato di creare una breve intervista capace di incuriosire e di far conoscere meglio il romanzo.
Adamantino e' un viaggio capace di far divertire e far riflettere su delle tematiche importanti. Un viaggio breve, alla scoperta di sei mondi capaci di lasciare il segno nella mente del lettore!
Oggi volevo farvi conoscere una nuova lettura. Grazie alla disponibilità dell'autore Marco Felici e della libreria Belgravia (Via Vicoforte 14/D, Torino), ho cercato di creare una breve intervista capace di incuriosire e di far conoscere meglio il romanzo.
Adamantino e' un viaggio capace di far divertire e far riflettere su delle tematiche importanti. Un viaggio breve, alla scoperta di sei mondi capaci di lasciare il segno nella mente del lettore!
TRAMA
Un uomo si ritrova in viaggio per sei mondi diversi, proiettato in sei realtà parallele ma distanti, lanciato verso sei verità differenti e in parte contrastanti.
Lo accompagneremo esplorando ambienti fantastici, facendo la conoscenza di personaggi bizzarri, cercando un senso in quelle esistenze lontane dalla nostra e riuscendo, così, a mettere ordine dentro di noi.
Adamantino è un viaggio surreale, un resoconto straordinario, una guida spirituale, una risposta alla sete di conoscenza e di bellezza.
Adamantino è un tuffo nell’animo e nella mente dell’universo, un frangiflutti alla frenesia della quotidianità, una bomba di emozioni e sensazioni.
Lo accompagneremo esplorando ambienti fantastici, facendo la conoscenza di personaggi bizzarri, cercando un senso in quelle esistenze lontane dalla nostra e riuscendo, così, a mettere ordine dentro di noi.
Adamantino è un viaggio surreale, un resoconto straordinario, una guida spirituale, una risposta alla sete di conoscenza e di bellezza.
Adamantino è un tuffo nell’animo e nella mente dell’universo, un frangiflutti alla frenesia della quotidianità, una bomba di emozioni e sensazioni.
“Tutti corrono, corrono per risparmiare secondi, arrivare prima in ufficio per iniziare a lavorare prima; cosicché possano finire di lavorare prima ed arrivare a casa prima e cucinare la cena prima e andare a dormire prima. Solamente per svegliarsi prima e ricominciare, il prima possibile, una nuova giornata.”
Sputò nel portacenere sopra la scrivania “Vedi alcuna utilità in tutto questo?"
Sputò nel portacenere sopra la scrivania “Vedi alcuna utilità in tutto questo?"
INTERVISTA
1. Da dove nasce l'idea di scrivere questo libro?
Mi piace molto scrivere e idealmente sarebbe la professione migliore per me. Ho scritto questo libro quando avevo diciotto anni. L'idea di scrivere un libro e' emersa naturalmente, quasi obbligata dalla voglia di produrre qualcosa di mio. A un certo punto, grazie a una serie di circostanze positive, mi sono imposto di scrivere ogni giorno ed e' venuto fuori Adamantino.
Adamantino e' un libro piuttosto spontaneo, scritto quasi d'istinto. Non e' stato strutturato in anticipo, mi sedevo al tavolo e andavo avanti e dopo un mese o poco piu' sono e' venuta fuori questa storia. Avevo in mente solo lo stile, cioe' una storia che trattasse temi importanti, ma che non risultasse pesante.
2. I sei mondi di cui parli, sono solo frutto della tua fantasia oppure rappresentano per te dei posti realmente esistenti, ai quali sei particolarmente legato o che ti suscitano dei particolari stati d'animo?
Prima di tutto non sono luoghi precisi. Penso che ogni capitolo sia molto allegorico e ogni cosa rappresenta il tema principale, ma nessuno dei mondi si riferisce a un luogo specifico. Tutto il libro viene da un insieme di esperienze e di letture che ho fatto nel corso degli anni, ma non ci sono riferimenti diretti o immediatamente riconducibili a qualcosa.
3. A quale dei personaggi bizzarri del tuo libro sei piu' legato e perche'.
I due personaggi mi piacciono di piu' sono la bambina, che compare gia' nel primo capitolo e di cui vedremo una particolare evoluzione, e la rappresentazione del tempo perche' penso che sia il personaggio che, forse, e' riuscito meglio.
4. Attraverso il viaggio condotto dal protagonista, quale messaggio vuoi trasmettere a chiunque legga questa storia?
Questo libro non vuole trasmettere un messaggio preciso, ma vuole essere una discussione con il lettore, un viaggio di scoperta e un pezzo di strada fatto insieme. Ogni capitolo giunge a delle conclusioni parziali e interpretabili, quindi non mi piace considerali dei punti di arrivo, ma degli spunti. A questo proposito mi piace citare Philip Pullman autore di "Queste oscure materie", il quale crede che il significato del libro debba emergere dall'incontro tra le parole del romanzo e i pensieri del lettore. Lui afferma "Quando mi chiedono di dire cosa significa un romanzo e quale messaggio voglio trasmettere devo spiegare che non spieghero' " perche' sta al lettore trovare il significato.
5. Quale tra i temi affrontati nella tua opera e' quello che per te ha piu' importanza?
Sono tutti importanti, ma quello che, al momento, mi sta piu' a cuore e' il Governo. E' un capitolo abbastanza breve ed esplora la dicotomia tra democrazia e dittatura. L'idea di libro che ho adesso e' qualcosa che esplori proprio queste tematiche, e' ispirato a "La Repubblica" di Platone. Parte da una societa' utopica e progressiva dove c'e' poca disuguaglianza e tutto funziona abbastanza bene, ma e' una societa' piatta e di conseguenza questa utopia non durera' molto a causa della necessita' di maggiore liberta' e dinamicita'.
6.Quali momenti della tua giornata dedichi alla scrittura?
La sera. Al termine della giornata e' bello scrivere, ma comporta uno sforzo. Serve metodicita' e bisogna anche un po' forzarsi alla scrivania, ma di sicuro la sera e i fine settimana sono i momenti che sfrutto di piu'.
7. C'e' un opera, un autore o un personaggio letterario che ha ispirato la scrittura di questo libro?
Non lo ricondurrei a niente di specifico. Adesso penso che gli autori a cui vorrei somigliare di piu' quando scrivo e a cui vorrei somigliassero le mie opere sono Antoine de Saint-Exupery autore de "Il piccolo principe" e Italo Calvino, ma quando ho scritto Adamantino non li conoscevo come adesso. Penso che entrambi riescano a trasmettere dei messaggi molto importanti con freschezza, eleganza e leggerezza. A questo proposito ho una frase di Italo Calvino molto bella "Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non e' superficialita', ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore" che e' una massima di vita, ma anche quello che vorrei trasmettesse Adamantino.
8. Tra i tuoi futuri progetti, c'e' la stesura di un nuovo romanzo?
Si. Come ho precedentemente accennato sara' molto diverso da Adamantino. Sara' meno fantastico e allegorico e piu' strutturato. I personaggi si evolveranno nel corso del romanzo e saranno dei veri e propri umani con pregi e difetti. Ho gia' iniziato a scriverlo. A differenza di Adamantino questo nuovo romanzo e' stato molto pensato, la mia mente sta cercando di elaborarlo da un po' di tempo, ma vorrei fosse il primo di piu' libri.
9. Se dovessi suggerire tre motivi per leggere il tuo romanzo, quali sceglieresti?
Penso ci siano almeno tre ragioni per leggere il mio romanzo. E' piacevole da leggere, e' abbastanza scorravole ed e' breve, quindi molto rapido da leggere. Tratta argomenti importanti e allo stesso tempo anche perche' lo fa con leggerezza e umorismo, ma senza cadere nel comico.
Ringrazio ancora l'autore Marco Felici e la Libreria Belgravia (Via Vicoforte 14/D Torino) per aver messo a disposizione la loro location.
Vi lascio sotto il link dove potrete acquistare la vostra copia e vi auguro una buona lettura!
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